martedì 31 luglio 2018

Anime Day - Shingeki no Kyojin 3° Stagione ep.2




Riprendendo da dove ci eravamo lasciati, con un Levi in preda alle emozioni e bello come non mai, che urla "Kenny!" al mondo intero, questo 2° episodio è una bellezza.




ALLERTA SPOILER!!






Levi ha appena visto morire(di nuovo) una parte dei suoi compagni, uccisi da un'importante figura del suo passato, che sta anche dando la caccia a Historia ed Eren, le uniche persone in cui Levi ripone le sue speranze per la salvezza dell'umanità; ovviamente non può fare altro che urlare la sua rabbia e lanciarsi contro Kenny, per catapultarsi a cercare di salvare Eren e l'adorabile Historia.
Parte subito con una sequenza d'azione superba, dove Levi mostra tutta la sua bravura, rabbia e urgenza(animazione perfetta), fermando in questo modo il mio povero cuore.




Veramente, il suo personaggio l'ho sempre apprezzato per le sue mille sfumature, ma in queste scene ha mostrato tutto il suo potenziale, complici anche immagini cosí tanto accurate e comunicative da stringere il cuore, l'espressività del personaggio valorizzata al massimo, le emozioni allo scoperto, e, dannazione, la scena nel bar. Quanto è stata geniale?
Ora la mia voglia di scoprire tutto su Kenny e l'infanzia di Levi è alle stelle.




La bellezza di questa puntata, però, sta nel dilemma morale che pone: Uccidere altri esseri umani per difendere la propria vita e quella dei propri compagni è giusto?
Armin, con le sue lacrime, le sue parole e i suoi gesti dopo aver salvato Jean(l'ansia in quella scena *gulp*), evidenziano perfettamente questo dilemma. La loro lotta, come dice Levi, che ha già affrontato quella parte di sè, volente o nolente sporcandosi le mani di sangue, non è piú contro i giganti, ma contro il loro stesso esercito, che ha assoldato assassini fra le sue fila per mantenere il segreto che, se rivelato, potrebbe salvare l'umanità.
È giusto o sbagliato lottare per salvarsi? È giusto farlo in quel modo?
Non lo so Armin, me lo chiedo spesso anch'io.

Comunque, tra scene mozzafiato, discorsi moralmente stupendi e intrighi WTF come al solito(Historia e il suo essere parte della vera famiglia reale. Insomma...COSA?), sono riusciti a infilare scene che mi hanno fatto ridere sotto i baffi, e ancora non capisco perchè. Hange e la tortura, e un Levi che si infila guanti da chirurgo con cosí tanta serietà non possono che far scappare un sorriso involontario. E so di essere una strana persona, fine del discorso.


Per ora la mia comprensione della situazione è uguale a 0, mentre l'hype e l'amore per questa serie sono a 100, ma se c'è una cosa che ho capito è che piace far rapire Eren almeno due volte a stagione, e gli autori sono stati quasi geniali a farlo capitare subito, cosí hanno piú tempo per studiare il secondo rapimento e renderlo credibile *rotola*

Scherzi a parte, voglio sapere cosa accadrà, ho troppe domande, su troppe cose, e questo episodio è veramente stato un'interessante preludio a ciò che di sicuro stanno tenendo in serbo, pieno di emozioni e cose belle.

Alla prossima puntata!
Sirien

lunedì 30 luglio 2018

I 10 peggiori romanzi mai letti(Romanzi NO fino al 2018)

Vi è mai capitato, mentre leggevate un libro, di sentire una sensazione di disagio, disgusto, confusione, noia, cosí forte da impedirvi di andare avanti, cosí pressante da farvi pensare: "Perchè diavolo sto leggendo questa roba?"

Ecco, se vi è capitato, avete trovato i libri NO della vostra vita, quelli di cui non sopportate nemmeno la vista o il nome.
Oggi vi sconsiglierò, per disgusto personale, i 10 titoli da evitare, che piú mi hanno fatto venire i brividi(non in senso buono) o che mi hanno lasciata totalmente apatica, sia per la scrittura pessima, gli argomenti scadenti o il modo in cui una trama interessante è stata triturata e risputata male.
(Dal 10, il "migliore", all'1, l'orrore)






10. Il Maestro e Margherita - Michail Bulgakov


Per carità, un classico con tutti i crismi, politicamente parlando d'effetto; ma...perchè? Dopo 50 pagine ho cominciato ad arrancare, perdendomi in mezzo ai mille dettagli confusionari che costellano questo romanzo. La trama mi sembrava interessante, di spessore, e avevo alte aspettative, deluse all'istante. Non sarò fatta per Bulgakov, e per questo non lo reputo il peggiore nella lista, ma penso proprio che non lo consiglierò mai a nessuno.





9. Crocevia del Crepuscolo(La Ruota del Tempo 10) - Robert Jordan



Allora; io ho apprezzato tantissimo la saga della Ruota del Tempo e la scrittura di Jordan è magistrale, ma se già piú o meno tutti i volumi non sono propriamente leggeri, questo è praticamente impossibile da reggere. In 800 e passa pagine non succede NULLA. Il vuoto assoluto, pagine piene di monologhi e dettagli di cose inutili, che non si rivedranno e nomineranno mai piú, riassunti di eventi appena passati e nessun avanzamento nè di trama e nè nella crescita dei personaggi. In pratica, se anche si saltasse questo decimo volume, non cambierebbe nulla.





8. The Queen of The Tearling - Erika Johansen


Questo romanzo(includo anche i due successivi, praticamente della stessa risma) mi aveva dato molte speranze. Protagonista femminile, a prima vista nessuna storia d'amore e un world building interessante.
Direte, anche voi, "oh sembra interessante"; NO, non lo è stato. Le basi erano buone, ma l'autrice è riuscita a rendere tutto un racconto senza emozioni, con una protagonista incomprensibile e insopportabile, con personaggi e trama generale analizzati pochissimo, tutto per dare spazio ai complessi mentali per il suo aspetto di quella dannatissima ragazzina(la protagonista, si), alias l'unico segno di emotività di tutta la saga, ma utilizzato per la cosa sbagliata. E peccato, perchè era persino in una bellissima edizione in finta pergamena e illustrata.





7. Fallen - Lauren Kate


Fallen, e in generale l'intera saga(che non ho mai finito, sono arrivata a malapena a metà del terzo per dovere, prima di doverlo infilare nell'armadio per evitare di usarlo come combustibile), sono un'enorme clichè del paranormal romance, che dopo un paio di libri di autori diversi, ma comunque tutti uguali, sai già dall'inizio come va a finire. Mi aveva attirato per l'argomento Angeli e Reincarnazione, che non avevo ancora letto, e perchè ero quasi sicura di essere riuscita a trovare qualcosa di diverso. Sia maledetto quel giorno. Mi sono ritrovata a leggere, in quanto a trama, un Twilight travestito da Paradiso Perduto, scritto peggio del suddetto Twilight(che perlomeno era scritto decentemente) e con personaggi ed argomenti dello spessore di una lima usata. Credo sia colpa sua se ora evito il genere come la peste, ma meglio cosí, vista la somiglianza tra un titolo e l'altro.





6. Inferno - Francesco Gungui


"Oh che bello, una trilogia distopica ispirata alla Divina Commedia, prendiamola"
Ecco perchè ho smesso di comprare libri d'impulso.
Allora, partiamo dal presupposto che l'idea di partenza è geniale, un mondo suddiviso in caste, riferimenti qua e là all'opera di Dante Alighieri e in cui, chi non rispetta la legge, o semplicemente per convenienza, viene mandato in una prigione ad alta sicurezza ispirata all'Inferno di Dante; a prescindere, è una base ottima da cui partire. Ma invece no, dai, buttiamoci una love story nata dal nulla e costruiamo la trama su questi due che...fuggono dopo venti pagine dalla suddetta prigione(non era inespugnabile?), per andare a tirare giú la casta sociale superiore, per poter vivere insieme. Ok, una storia d'amore potevi metterla, ma non alla base di un mondo che poteva essere una genialata. Ma la cosa gestita peggio non è solo la trama, è la scrittura. In una pagina passa una settimana, per dire. Accadono cose in millisecondi, i personaggi non hanno spessore, i dialoghi men che meno e la confusione è totale. Se c'è una cosa che odio è proprio la zero attenzione ai dettagli, e in questa trilogia i dettagli non esistono.





5. Il Codice da Vinci - Dan Brown


Il motivo per cui questo romanzo si trova qua, e in questa posizione, è per la sua totale mancanza di...emotività, pathos, background emotivo; un pò tutto ciò che per me un vero buon romanzo dovrebbe avere. Il Codice da Vinci racconta si una storia intrigante, si con argomentazioni interessanti e colte, ma si spaccia per romanzo quando in verità è un saggio, con protagonisti alquanto piatti e, purtroppo, questa enorme mancanza emotiva che mi ha reso difficile arrivare alla fine.





4. Tess dei d'Urberville - Thomas Hardy


Tess dei d'Urberville è uno di quei romanzi che va contro il mio stesso orgoglio femminile. Lo so, per l'epoca un personaggio come Tess era realistico, ma il modo in cui lei reagisce, le persone che la circondano... L'intero romanzo, per come è costruito sembra quasi un'insulto alla donna, per non nominare poi la pesantezza del tutto. Non sono nemmeno riuscita a finirlo, mi dava il voltastomaco.




3. Le Città Invisibili - Italo Calvino


Unico romanzo che ho letto per intero di Calvino, e unico rimarrà. Non capisco perchè ha deciso di scrivere romanzi, e penso che non lo capiró mai; tutto è confuso, lo stile è assurdo e certe volte è riuscito a spaventarmi e a disgustarmi(e farlo in cosí poche pagine è un record), con scene e riferimenti che mi hanno fatto pensare che l'uomo che le ha scritte potesse essere un pericoloso maniaco, ma la cosa che piú mi ha impedito di apprezzare Calvino è il mix di tutto questo; okay i classici, ma ho un limite a tutto.




2. Dannati - Glenn Cooper


Caro autore, se torni ai Thriller storici è meglio. Questo tentativo mal fatto di Glenn Cooper di fare una capatina nella Fantascienza è venuto non male, peggio. È riuscito a creare personaggi stereotipati, piatti e insulsi, e a infilarli in una trama ancora piú assurda. Tutto perchè l'ha gestita da cani, perchè poteva risultare interessante(una specie di limbo in cui i "cattivi" storici finiscono alla morte, gestita bene risulterebbe fantastica) Ma comunque, buone intenzioni o meno, è e rimane uno dei peggiori romanzi che io abbia mai letto; l'ho finito per modo di dire e con immensa fatica(e dire che ne ha scritti altri due della stessa saga), complice anche l'enorme sessismo che invade le pagine. Non bastavano una trama raffazonata, dei protagonisti fatti con lo stampino e delle argomentazioni traballanti, no, doveva anche andare a toccare il mio orgoglio femminile. E poi mi chiedo perchè non l'ho apprezzato.




1. Inheritance - Christopher Paolini


Il dispiacere che provo a mettere in questa lista, e a questo livello, questo romanzo, è immenso, ma purtroppo ho i miei motivi.
Fin da bambina ho seguito con amore la saga cominciata con Eragon, amandola fino al suo penultimo volume. Per Inheritance ho dovuto attendere anni, in fibrillazione, aspettandomi una conclusione degna della saga che ha fatto la mia infanzia, per poi ottenere...QUESTO. Un romanzo raffazonato, con enormi buchi di trama, personaggi totalmente OOC, cose campate per aria e persino stile piú carente del solito. Tutti quegli anni per avere un finale deludente e senza alcun senso, cosí fatto con disattenzione da avermi fatto pensare che l'autore abbia usato metà del tempo a fare campeggio per dedicare solo qualche ora al completamento di qualcosa che, visti in teoria anche gli anni impiegati, avrebbe dovuto essere epico.








Questi, fino a quest'anno almeno, sono i titoli che piú mi hanno fatto altamente orrore, e con questa lista desidero sconsigliarveli, col cuore, per evitarvi brutte esperienze; poi, ovviamente, si tratta di una lista a gusti personali, quindi vorrei sapere la vostra!
Che ne pensate? Quali sono i vostri libri NO?


Alla prossima!
Sirien

domenica 29 luglio 2018

Liberty Day - Le esperienze con Kindle Unlimited



Buongiorno Readers!
Questa calda(caldissima, inverno sbrigati a tornare) domenica la sto passando a sciogliermi e a rilassarmi un pò, ma volevo comunque raccontarvi qualcosina.
Recentemente Amazon mi ha fatto questo bel regalo. Tre mesi gratuiti di Kindle Unlimited, un'offerta mensile di prestito degli Ebook in possesso di Amazon.
Ovviamente non potevo non approfittarne, e nell'ultima settimana mi sto leggendo un pò di questi ebook gratuiti; i primi, alcuni LGBTQ autopubblicati, sono stati una lettura abbastanza leggera, da passatempo, non proprio eccellenti, ma insomma, erano gratis e scritti decentemente, con quel pizzico di arcobaleni sensuali che ogni tanto mi rendono felice, quindi...va bene cosí (*ride*)
Ora mi sono messa a cercare negli archivi dei titoli un pò piú seri, e ho trovato qualche Fantasy, un paio di autori nipponici e...Questo Canto Selvaggio, di V.E Schwab.
È bellissimo, e sono veramente entusiasta di essere riuscita a beccarlo con questa offerta.
Penso ve ne parlerò nel prossimo Book Day, se lo finirò in tempo(credo di si)

In generale quest'esperienza temporanea con Kindle Unlimited non si sta rivelando per niente male, anche se in generale preferisco il cartaceo, e non ci sono titoloni...ehi, è gratis. Libri gratis da leggere quando e dove vuoi. Cosa può volere di piú un lettore accanito?(una fornitura annua di romanzi, probabilmente, ma ci si accontenta)
Non penso che dopo i tre mesi rimarrò iscritta(come ho già detto, non ci sono molti titoli che mi interessano), ma se siete clienti Prime, vi consiglio di approfittarne, finchè dura(è possibile accedere all'offerta fino al 31 di questo mese), dopotutto è comunque un'occasione per arraffare nuove letture.



Alla prossima(e buona nerdsunday)!
Sirien

venerdì 27 luglio 2018

Cinema Day - Animali Fantastici e dove Trovarli/I Crimini di Grindelwald (Trailer ufficiale Comic-con)



Per il Cinema Day di oggi voglio parlarvi del film di prossima uscita, Animali Fantastici e Dove Trovarli-I Crimini di Grindelwald, di cui è uscito un'ultimo trailer al Comic-Con pochi giorni fa.


Allora, trailer, foto, notizie e voci escono da parecchio ormai, quindi dovevo essere preparata...NO, SONO TUTTE BUGIE.
Ho aspettato qualche giorno per vedere il Trailer del Comic-Con, e BAM, è stato bellissimo, veramente.
Di tutta la lunghissima saga di Harry Potter questa sorta di...prequel(chiamiamoli cosí), sono quelli che mi stanno conquistando di piú. Sará per il tono un pò piú adulto, per il fatto che non c'è nessun Harry(scusate, io adoravo Draco *si difende dalle possibili pietre*), per lo Snaso o per Newt, alias Redmayne, che è un'essere stupendo e onnipotente, ma comunque, visto già quanto mi era piaciuto il primo di Fantastic Beasts, mi aspettavo lo stesso grado di "oh grande mi piacerà" dal trailer de "I Crimini di Grindelwald".

Invece...PEGGIO(o meglio?)
3 minuti di paradiso.
Jude Law, Johnny Depp e Eddie Redmayne nello stesso film? Dei salvatemi, saperlo era una cosa, vederlo è tutt'altro.
Silente che vede Grindelwald nello Specchio(altro che calzini. LIAR)
RIANIMATEMI, L'AMORE TRIONFA SEMPRE(piangerò, sicuro)
Grindelwald, a prescindere; cosí tante bestiole bellissime; Newt e gli uffici; Snaso is back e soprattutto...il 15 novembre.
Praticamente me lo regalano per il mio compleanno(grazie)

Non ce la posso fare.
Comunque, si prospetta un capolavoro, penso proprio che varrà la pena dell'attesa.
Le voci su Silente e Grindelwald sono felice non siano state smentite, amore platonico o meno; ho bisogno del loro background sentimentale, anche se fatto solo di sguardi(lo Specchio, insomma, lo Specchio), e dell'angst che provocherà. Lo desidero da quando avevo letto I Doni della Morte e avevo capito da sola che c'era stato qualcosa tra i due, quindi non potete capire quanto sia soddisfatta della possibilità data a quella storia di essere rappresentata.

Newt e la sua valigia...ahh, mi erano mancati. Di sicuro combineranno guai, e non vedo l'ora di vederlo invischiato nella lotta contro Grindelwald. Sarà qualcosa di epico (*esulta*)

Fino a Novembre sarà dura arrivarci viva, ma ci se la può fare.
Nel mentre, se non l'avete ancora visto, vi allego il trailer qua sotto, cosí potrete godervelo per bene.
Ditemi che ne pensate! L'Hype è salito anche a voi?

Al prossimo film!
Sirien




mercoledì 25 luglio 2018

Book Day - Shadowhunters/The Mortal Instruments pt.2-Cassandra Clare



Eccomi con la seconda parte della terzina dedicata a Shadowhunters di questo Book Day.
La seconda trilogia di "The Mortal Instruments", quella che considero un pò come la svolta nella narrazione della Clare e un suo piccolo capolavoro.



AUTORE: Cassandra Clare
EDITORE: Mondadori
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2011-2014
COLLANA: Chrysalide








Il nero per cacciare quando il sole muore,

 bianco è il colore per il lutto e il dolore.

Oro per l’abito che la sposa ha indosso

E, per invocare l’incantesimo, il rosso.

Candida seta per i nostri caduti,

blu le bandiere quando tornano i perduti.

Fiamma appena  Nephilim son nati

E per lavar via i peccati!

Grigio per ciò che non si può dire,

osso per chi non vedi invecchiare.

Gialla la fiaccola che la vittoria ha annunciato,

il verde ripara ogni cuore spezzato.

Per le torri antidemoni è l’argento,

bronzo per evocare poteri maligni a cento.




TRAMA

La guerra è conclusa e Clary è tornata a New York, intenzionata a diventare una Cacciatrice di demoni a tutti gli effetti. E finalmente può dire al mondo che Jace è il suo ragazzo. Ma ogni cosa ha un prezzo. C’è qualcuno che si diverte a uccidere gli Shadowhunters, e ciò causa fra Nascosti e Cacciatori tensioni che potrebbero portare a una seconda, sanguinosa guerra. Simon, il migliore amico di Clary, non può aiutarla. Sua madre ha scoperto che è un vampiro e lui non ha più una casa. E come se non bastasse, esce con due ragazze bellissime e pericolose, nessuna delle quali sa dell’altra. Quando anche Jace si allontana senza darle spiegazioni, Clary si trova costretta a penetrare nel cuore di un mistero che teme di svelare fino in fondo: forse è stata lei a mettere in moto la terribile catena di eventi che potrebbe farle perdere tutto ciò che ama.


In questa seconda trilogia viene dato piú spazio ai personaggi secondari, che non avevano ancora avuto l’occasione di dare il meglio di sé. Clary passa leggermente in secondo piano, passando il ruolo di protagonista a Simon(e alleluia direi);
Alec, Magnus e Isabelle hanno interi scenari dedicati alla loro crescita e Jace ha un ruolo ancora piú importante di prima.
Se nella precedente trilogia i nostri eroi dovevano fare i patti con le proprie paure e il proprio passato, qua dovranno crescere, scoprire i loro demoni e decidere il loro futuro(diciamo che ne dipenderà l’equilibrio e la salvezza del mondo, ovviamente)

Lo stile non cambia molto dalla prima metà della serie, ma si è fatto leggermente piú maturo, rimanendo comunque scorrevole e dai dialoghi pungenti e indimenticabili(non volete sapere quante citazioni mi sono segnata)

Il primo, Città degli Angeli Caduti, è il piú sotto tono della saga(facciamo il peggiore dell’intera serie di Shadowhunters) ma bene o male lo considero una specie di lungo prologo, perchè da il via agli eventi, che si prospettano MOLTO interessanti, e presenta nuovi personaggi chiave(Jordan*occhi a cuore*)


Il secondo, Città delle Anime Perdute, è un miscuglio di adrenalina, scene stupende e background emotivo, con la rappresentazione del cattivo eccellente, ancor piú di Valentine(che era già di suo uno splendido cattivone psicopatico)
Terzo, e ultimo della saga di “The Mortal Instruments”, Città del Fuoco Celeste, è la conclusione perfetta per una saga come questa.
Tutti i nodi vengono al pettine, ogni riferimento e indizio lasciato indietro viene chiarito e tutto si conclude, con un inaspettato e commovente finale, che lascia spazio alle successive saghe di Shadowhunters, presentandone, già che c’è, i protagonisti, Emma e Julian(The Dark Artifices)


Uno dei pregi di questa trilogia sono i richiami a personaggi ed eventi de “Le Origini”, che trapelano collegando con maestria il prequel alla saga principale(ultimo elemento della terzina di questo Book Day)

Ciò che mi ha sempre colpito di Shadowhunters sono i personaggi. La loro crescita durante la storia è impressionante, e gli antagonisti…dannazione sono il piatto forte della Clare. Se nella prima Valentine era un cattivo affascinante e astuto, con un pizzico di megalomania e pazzia, quindi praticamente perfetto, quello di questi ultimi tre volumi è uno dei migliori che io abbia mai visto.

ALLERTA SPOILER!!
(ANDATE DIRETTI A FINE ARTICOLO SE VOLETE EVITARLO)




Sebastian è la personificazione di tutto ciò che amo in un cattivo caratterizzato bene. È psicopatico, a tratti gelido o in preda alla rabbia, con manie di grandezza, egocentrico, sicuro di se, sexy, persino con un complesso per la sorello ma, soprattutto, solo. È piú di un bellissimo cattivo, che non puoi fare a meno di amare pur pensando alle sue deplorevoli azioni.

Tu, come lettore, sai cosa lo ha portato a questo. Conosci il suo passato e il ragazzo che sarebbe potuto essere, quindi, in fondo, provi pena per lui, e non puoi fare a meno di apprezzarlo(questo vale per me, almeno)

Personalmente Sebastian, alias Jonathan Christopher Morgenstern, è il personaggio che piú preferisco in assoluto. Complesso e dalle mille sfaccettature, interessante in ogni suo aspetto, e tutto ciò che compie, lo compie per un suo ideale e per non rimanere piú solo(dai, come si può odiare *lo abbraccia*)


Non posso fare a meno di adorarlo, e quasi mi dispiace che sia l’antagonista.

Ma penso che senza la sua pazzia e la sua malvagità, non l’avrei apprezzato del tutto, come faccio ora.



FINE SPOILER



In conclusione la fine di questa seconda trilogia, che porta al capolinea della saga di “The Mortal Instruments”, ma non a Shadowhunters, ha uno tra i migliori finali che io abbia mai letto. Ben scritto e senza buchi di trama, emozionante(fin troppo, ti dilania) e che da una degna conclusione a una storia appassionante.

In pratica, leggete Shadowhunters, e se l’avete già fatto, amatelo.
(Consiglio appassionato di una grande fan)

Alla prossima
Sirien

Book Day - Shadowhunters/The Mortal Instruments pt.1-Cassandra Clare

Buongiorno Readers!
Oggi, per il Book Day, ho in mente una tripletta dedicata all’Urban Fantasy.

Piú o meno tutti conoscerete Shadowhunters, con il boom che ha fatto negli ultimi anni(cosa che non so se apprezzare o meno)
Io ho fatto la conoscenza con questa serie all’alba dei tempi, quando erano a malapena usciti i primi tre volumi nella primissima edizione economica e nessuna sapeva nemmeno che la Clare esistesse in questo mondo, quindi ci sono molto affezionata. Insomma, mi ha accompagnato per l’intera adolescenza, e continua a colpirmi ancora oggi, capitemi.

Oggi dedicherò un articolo a ogni trilogia completa; ai racconti e ai volumi della serie in corso mi ci dedicherò piú avanti.

Cominciamo con la prima: The Mortal Instruments Pt.1


AUTORE: Cassandra Clare
EDITORE: Mondadori
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2007-2009
EDIZIONE: Oscar Mondadori





“Tutte le storie sono vere”


TRAMA

La sera in cui la quindicenne Clary e il suo migliore amico Simon decidono di andare al Pandemonium, il locale più trasgressivo di New York, sanno che passeranno una nottata particolare ma certo non fino a questo punto. I due assistono a un efferato assassinio a opera di un gruppo di ragazzi completamente tatuati e armati fino ai denti. Quella sera Clary, senza saperlo, ha visto per la prima volta gli Shadowhunters, guerrieri, invisibili ai più, che combattono per liberare la Terra dai demoni. In meno di ventiquattro ore da quell’incontro la sua vita cambia radicalmente. Sua madre scompare nel nulla, lei viene attaccata da un demone e il suo destino sembra fatalmente intrecciato a quello dei giovani guerrieri. Per Clary inizia un’affannosa ricerca, un’avventura dalle tinte dark che la costringerà a mettere in discussione la sua stessa esistenza, i suoi ricordi e il suo destino.




Clary Fray è una normale ragazza di Brooklyn, e vive tra arte e caffè nero con il suo amico Simon.

Ma una notte, al Pandemonium, un’incontro con i giovani Shadowhunters della cittá le cambierà la vita. Lei in realtá è anch’essa una di loro, cacciatrice di demoni, esseri interdimensionali che minacciano la vita sulla Terra, e fa parte del Mondo delle Ombre, in cui vivono anche i Nascosti(fate, stregoni, vampiri e licantropi)

Tutto ciò le è stato nascosto dalla madre, che in passato era una Shadowhunters e che ora è stata rapita da un misterioso uomo del suo oscuro passato. Clary, alla ricerca della madre, si addentra nel mondo che le era stato precluso, accompagnata da Jace, Alec e Isabelle, i tre Shadowhunters che le hanno aperto gli occhi su un mondo piú vasto di quanto potesse mai immaginare.





Il primo libro della trilogia, Città di Ossa, si può considerare come un primo tuffo in un nuovo mondo. Tra le sue pagine ci viene descritto il Mondo delle Ombre e i protagonisti fanno la loro prima comparsa. La trama, ricca di colpi di scena, si dipana con tranquillità, mostrando un disegno generale, che verrà mano a mano districato nei seguenti volumi.
Nel secondo, Città di Cenere, viene preparato il terreno per il gran finale, che sorprende non poco nel terzo e ultimo della prima trilogia di The Mortal Instruments, Città di Vetro.

I colpi di scena stendono e non mancano. Potrei chiamare la Clare la regina del Pathos e del mai na gioia (mannaggia a lei), e anche lo stile è veramente interessante, ai suoi inizi per carità, un po' adescenziale, un po' troppo incentrato su sentimenti e relazioni a volte, ma non crea problemi alla trama, che è assai intrigante(da kokoro attack, per dire) e persino le storie d’amore tra i protagonisti si sono fatte apprezzare, perché per niente forzate, molto naturali e…beh, belle.

Lo stile della Clare alla fine dei conti è scorrevole e frizzante. I dialoghi, il suo punto forte, sono belli, pungenti e spesso riflessivi. Le sue ambientazioni sono ben costruite e realistiche, attente ai dettagli, ma senza essere troppo pretenziose. Il suo stile lascia spazio all’immaginazione(è per questo che la apprezzo)

I suoi personaggi sono caratterizzati alla perfezione. Dopotutto sono il punto forte della saga; personaggi indimenticabili per una serie che dura da anni(Sebastian, tipo, amore mio; chi può capirà *piange*), e li si ama TUTTI(beh quasi, Clary è la piaga onnipresente, la Clare non sa creare protagoniste principali femminili decenti, ma grazie al cielo esiste Isabelle)




Per gli appassionati del genere, come me, è difficile non innamorarsi di Shadowhunters. Penso non abbia età, e che possa essere letto da tutti, per gli argomenti, non cosí leggeri come appare, e per lo stile, scorrevolissimo.
Per dire, l’ha letto mia madre, e le è piaciuto tanto quanto a me, e abbiamo persino gusti abbastanza differenti.

Immergersi in un mondo simile al nostro, ma pieno di sorprese, piacevole da leggere e che ti porta a divorarne le pagine in una notte sola, è un'esperienza da non perdersi.

P.s. Non ho mai compreso la grafica delle copertine, con quei graffi senza senso e che fa sembrare tutto cosí alla paranormal romance(per favore no)e nella nuova edizione sono ancora piú...ugh, ma l'importante è il contenuto.


Qualcosa sull’autrice:

Cassandra Clare è nata a Teheran, e ha vissuto i primi anni della sua vita in giro per il mondo con la famiglia, trascindosi sempre dietro bauli di libri. Dopo aver lavorato come giornalista tra Los Angeles e New York, ora si è fermata a Brooklyn, dove scrive i suoi libri nei caffè e nei ristoranti. La saga che l’ha resa famosa in tutto il mondo è proprio Shadowhunters, urban fantasy ancora in corso.
Per Mondadori ha pubblicato anche due raccolte di racconti:
“Le cronache di Magnus Bane” e “Le cronache dell’Accademia Shadowhunters”
E un’altra saga, in collaborazione con Holly Black, “Magisterium”, ancora in corso.


Alla prossima!
Sirien


martedì 24 luglio 2018

Anime Day - Banana Fish(ep 1-2-3)

Ho un regalino per voi,
Doppio articolo per l'Anime Day, oggi!

Questo nuovo anime, Banana Fish, mi ha conquistata da subito, e dire che sono solo al 3° episodio!


DURATA: 24 episodi(3/24)
DATA DI USCITA: 5 luglio 2018(ogni Giovedí/Venerdí sottotitolato)
TITOLO ORIGINALE: Banana Fish (バナナフイツシユ)
GENERI: Shonen-ai, Drammatico, Thriller
DISTRIBUITO DA: Fuji Tv/Amazon Prime Video


(Tratto dall'omonimo manga di Akimi Yoshida)



TRAMA

New York, la polizia sta indagando su una serie di strane morti. Un giorno un uomo viene ucciso a sangue freddo in un vicolo ma, prima di spirare, consegna al giovane capobanda Ash una sostanza misteriosa pronunciando le parole “Banana Fish”. Queste due parole non sono nuove al ragazzo, sono le uniche che riesce a pronunciare suo fratello, ridotto ad un vegetale dopo il rientro dal fronte in Iraq. Cosa si nasconde dietro tutte queste morti sospette? Cosa centra la cosca mafiosa di "Papa Dino"? Ora tocca ad Ash scoprire la verità su “Banana Fish”.

CURIOSITÀ:
Rispetto al manga l'ambientazione passa dagli anni '80 ai 2000.


Banana Fish comincia mostrandoci dei soldati in Iraq, a riposo dopo una dura giornata, e il loro discorso gira attorno a una strana droga che pare abbia mandato fuori di testa un loro conoscente. In quel momento, Griffin, comportandosi stranamente, si avvicina alle armi e improvvisamente, senza una motivazione apparente, fa strage dei suoi compagni, per poi essere fermato dal suo amico Max, uno dei pochi sopravvissuti.
La scena passa a un vicolo di New York, dove un giovane, il nostro protagonista Ash, trova un uomo in fin di vita, che sussurrando le parole "Banana Fish" gli chiede aiuto, consegnadoli poi poco prima di morire uno strano oggetto, contenente una sostanza sconosciuta.

Le indagini di Ash si intrecciano con il suo passato, e i sotterfugi del boss della Mafia che lo ha "preso" dalla strada lo intralciano nella sua ricerca. Nel mentre un ragazzo giapponese, di nome Eiji, atterra a New York, dove è arrivato per intervistare Ash, che è un'informatore della polizia locale e boss di una grande gang di giovani teppisti.
Le cose non vanno come dovrebbero, e la situazione si fa pericolosa e torbida, perchè questo "Banana Fish" a quanto pare è un segreto pericoloso.


La prima puntata è una presentazione generale della situazione e dei personaggi.
Ash è un protagonista fantastico. Geniale, bellissimo, con un passato parecchio brutto alle spalle(la scena in cui viene esposto è dolorosa ma bellissima), e con una grandissima forza di volontà; Eiji è un cinnamon roll da proteggere, ingenuo e testardo, adorabile e gentile, crea subito un legame con Ash, preoccupandosi per lui in ogni momento(da qui il risvolto Shonen-ai, ma in generale Banana Fish tratta in vari modi tematiche LGBTQ)

Le puntate seguenti sono da cardiopalma, un continuo susseguirsi di eventi, intrighi e misteri. Non manca la violenza e i riferimenti espliciti sessuali (insomma è una storia basata su gang, droga e abuso sessuale, di certo non con unicorni e zuccherosità), la serietà fa da padrone e non mancano momenti commoventi, stritola-feels e graficamente bellissimi.

Parlando di grafica. È stupenda.
Background realistico, pieno di dettagli, doppiaggio ottimo, scene di azione fluide e character design splendido, per ogni personaggio, dai primari ai secondari, sia in senso di caratterizzazione che in senso estetico(soprattutto quello di Ash, che oltre a essere pieno di risorse e complesso, è anche esteticamente perfetto e gli vengono dedicati primi piani ultra-dettagliati, per il bene del mio povero cuore)


La terza puntata...la terza puntata...è indescrivibile. Mi ha colpita tantissimo. Rivelazioni, piccolo Ash da proteggere, genialità, una battuta sulle banane(ovvio, dovevano farla prima o poi), un'Eiji preoccupato e...beh vedrete, le interazioni tra lui e Ash si fanno interessanti *occhiolino*
Ma soprattutto...il finale dannazione.
Il fatto di dover attendere una settimana non mi ha mai dato cosí fastidio.


Per ultima cosa, ma non la meno importante: l'opening e l'ending.
Perfette, in linea con l'atmosfera dark e street dell'anime, e che fai fatica a saltare, piuttosto le impareresti a memoria.

Come avrete capito mi sono innamorata di tutto ciò, e di Ash in particolare(cosa non è quel tipo), e quindi penso proprio che continuerò a seguirla e a commentarla, se a voi farà piacere, ma sarò un pò piú dettagliata le prossime volte, avendo una sola puntata da commentare.
Metterò l'allerta spoiler, ovviamente.

Voi l'avete visto? Che ne pensate?


Alla prossima puntata!
Sirien

Anime Day - Shingeki no Kyojin(L'Attacco dei Giganti) 3° Stagione/ Prime Impressioni

Buonsalve Readers!!
Eccomi con un'altra delle rubriche settimanali che ho in serbo per voi.
Ogni Martedí, vi darò fastidio con l'Anime Day, parlandovi delle novità, facendo piccole recensioni, o anche solo esprimendovi il mio sclero suo nuovi e vecchi anime che sto seguendo.

Diamo il via alla rubrica con le prime impressioni sulla terza stagione di Shingeki no Kyojin(alias Attack on Titan, o L'Attacco dei Giganti), cominciata la scorsa domenica.
Io sono affezionatissima a questa serie, che ho cominciato all'alba della sua prima stagione, attendendo anni tra una stagione e l'altra, e prima o poi le dedicherò un bell'articolo, ma per oggi mi dedicherò al primo episodio della 3°, essendo ancora un'argomento fresco fresco, e impresso nella mia mente(si, l'ho visto ieri *muore*)

ALLERTA SPOILER!!!!
(Se non avete ancora visto l'episodio e non volete rovinarvi la sorpresa, tornate dritti nella home e leggete un'altro articolo)






La seconda stagione ci aveva lasciati pieni di domande, con un finale a dir poco esplosivo e un Eren in grado di comandare gli altri giganti(insomma...WTF!?), con la ferma convinzione, data l'abitudine della WIT studio a metterci anni per far uscire i seguiti, che avremmo fatto in tempo a scordarci metà del background prima di rivedere i nostri eroi; invece, poco piú di un solo anno dopo(miracolo, alleluia, grazie) il 22 luglio 2018(per i giapponesi e per quelli che sanno il giapponese come fosse la loro lingua madre; per noi poveri mortali il 23/24) è uscito questo bellissimo primo episodio, che ha dato inizio a una stagione all'apparenza dall'atmosfera del tutto diversa a quella a cui siamo abituati. Basta scontri adrenalinici contri i Titani; basta opening cazzutissime e con frasi in tedesco inserite nelle lyrics; basta poca presenza di quel meraviglioso tsundere di Levi.
In questa nuova puntata l'opening é nostalgica, tranquilla e...triste oserei dire; non l'ho amata, ma le cose potrebbero cambiare con l'abitudine(ero abituata al Sasageyo, sasageyo, eh)
Le prime scene mostrano un futuro, in cui un Eren cresciuto ci da le spalle in riva al...MARE(ripeto, MARE. Ci sono riusciti?!?! I need answers), ricordando la promessa che lui e Armin si erano scambiati. Dopo questa scena, stupenda, ma abbastanza spiazzante, veniamo ricatapultati al presente, dove il nostro solito gruppetto subisce i rimproveri di Levi(non cambierà mai) per non aver pulito *rotola* come dice lui la casa in cui hanno portato Eren ed Historia dopo gli ultimi eventi; lontano dalla città e dall'esercito, che li sta cercando per...tradimento? Penso che questa parte verrà chiarita al meglio piú avanti, ma a prescindere quei due hanno abbastanza segreti sulle spalle che comprendo la smania delle alte sfere ad acchiapparli.

Qualche scenetta domestica e divertente allegerisce un pò il tutto, ma sia i discorsi seguenti, che il resto della puntata, ci fanno capire quanto il nemico sia cambiato, e cosí il modo di agire per combatterlo. Non si può sfuggire ad altri esseri umani che ti danno la caccia con le care vecchie rocambolesche azioni suicide e acrobatiche, ma si deve usare l'astuzia e l'intuito. E qui entra in campo Levi, il personaggio in assoluto piú bello di tutta la serie(scusa Mikasa, perdonami), che con la sua famosa e fredda mentalità analitica inventa piani su piani per portare in salvo Eren.

Il modo in cui affrontano la cosa in questa puntata é geniale, un pò da sganasciarsi(mi dispiace Armin, ma eri bellissimo vestito da donna), e animata, come al solito, DA DIO.
La grafica sembra persino migliorata e io sono ancora in una pozza di bava e brividi per la sua bellezza.

Ma la cosa che piú mi ha reso felice é il fatto di aver scoperto e compreso, che, grazie al nuovo personaggio, Kenny, vecchia conoscenza di Levi che combinerà non pochi guai(comprese molte morti, come al solito) quest'arco narrativo è dedicato a LUI, il mio bellissimo Capitano Levi, anima affine alias protettore di Eren(Ereri forever, sorrynotsorry), e la scena finale, in cui hanno messo quel poco di azione presente nella puntata, perfetta per il momento e animata perfettamente, mi ha veramente messo i brividi.


Sento che questa terza stagione sarà esplosiva, e non mi aspettavo di meno da Shingeki no Kyojin.
Le premesse sono ENORMI.


Alla prossima puntata!
Sirien

lunedì 23 luglio 2018

10 libri per l'estate - edizione 2018

Buongiorno Readers!
Considerate il Lunedí come il giorno dei consigli e delle classifiche/challenge/notizie.
Oggi vi darò appassionati consigli di letture per questa calda stagione.
Saranno titoli che, ovviamente, ho letto e che considero adatti sia a una giornata in spiaggia che a un pomeriggio al parco in una bella giornata come questa.
Saranno titoli un pò piú leggeri di quelli che di solito consiglio, ma non saranno proprio "da ombrellone", piú che altro perché quelli classificati in questo modo di solito sono i piú commerciali, o fin troppo alla "Harmony" , che non hanno un posto nella mia libreria, alias...NON voglio piú averci a che fare (ho avuto brutte esperienze con titoli del genere *ride per non piangere*)

Ora, bando alle ciance, ecco, in tutto il loro splendore(non esageriamo), i 10 titoli per un'estate piena di libri.



L'Estate del Coniglio Nero - Kevin Brooks



È un'estate torrida e Pete ha già passato diverse settimane senza fare altro che ciondolare per casa. Fino a quando una telefonata gli cambia la vita per sempre. È Nicole, gli chiede di vedersi. Presto si separeranno, ognuno per la propria strada, il college, Parigi... Sarebbe bello incontrarsi per l'ultima volta con il gruppo dei vecchi amici, solo loro quattro: Pete, Nicole, Eric e Pauly. Pete le chiede di Raymond, anche lui è un vecchio amico, fa parte del gruppo. È vero, è un tipo strano, sembra vivere in un mondo tutto suo al cui centro c'è un coniglio nero; ma Pete gli è molto legato e vuole che sia con loro. Quella notte, però, quando si trovano al luna park, Raymond scompare. E anche Stella Ross, una ragazza del loro liceo diventata famosa. Tutti pensano che i due eventi siano collegati, che Raymond lo strano sia il colpevole. Pete vuole dimostrare a ogni costo che si sbagliano, ma quando segreti, rancori e vecchie gelosie mettono gli amici uno contro l'altro, anche le sue certezze cominciano a incrinarsi.


Un Thriller adolescenziale ambientato durante una torrida estate. Riserva molte sorprese e la sua atmosfera a tratti psichedelica unita alla scrittura scorrevole e di formazione, lo rende un romanzo perfetto per l'estate. Né troppo pesante e né troppo leggero, una via di mezzo che non può mancare in valigia(o in borsa)




Clover - Francesca Bufera


Tre uomini sono nel destino di Christian Airman: Will, un poliziotto dagli occhi di ghiaccio, Tyler, un chitarrista rock dalla sorprendente tenerezza, e Harry, un giovane che vive di espedienti e della sua pessima reputazione. Per un ragazzo timido, inesperto e appena trasferito da un'altra città, la situazione è inquietante ma a suo modo promettente, se non fosse per il segreto che Christian non può confessare: un potere che da sempre gli scorre nel sangue. Nessuno può davvero capire il suo "problema", nessuno può aiutarlo, ed è una vita che fugge. Ma a Cardenal, California, sembra che i suoi guai siano destinati solo ad aumentare: la città è infestata da spiriti predatori e lui è tra i pochi che sa come vadano affrontati. Mentre la rete di amicizia, ostilità e passione che lo lega a Will, Tyler e Harry si fa sempre più intricata, e il locale che frequentano, il Clover, diventa il centro di una guerra fra mondi, Christian dovrà scegliere da che parte stare. In più di un senso. Gli spiriti vivono attorno a noi e dentro di noi. Scegliere e scegliersi sono le battaglie più importanti che possiamo ingaggiare.



Non può mancare in valigia un romanzo come Clover. Urban Fantasy M/M, a tematica LGBTQ e con atmosfere spiritiche e sensuali. Quest'autrice, con i suoi personaggi cosí vivi, vi conquisterà, allietandovi durante qualunque tipo di viaggio intraprenderete quest'estate.





Aristotle and Dante Discover the Secrets of the Universe - Benjamin Alire Sáenz



Di solito i romanzi parlano di protagonisti "normali" che vivono avventure straordinarie. Questo è un romanzo al contrario, che ci rivelerà quanto sia normale la vita di due ragazzi straordinari: Aristotele e Dante. Dall'estate del 1987, nella città di El Paso, in Texas, seguiremo la piú sensazionale delle scoperte mai compiute dall'uomo: la crescita.
Dal microcosmo della famiglia - con le sue regole, i suoi silenzi e le sue rigidità - al ring della scuola, fino allo sconfinato orizzonte della "vita di fuori", quella che attende tutti tra aspettative e paure. Aristotele e Dante scopriranno i segreti dell'universo dentro se stessi, e finalmente accetteranno di amarsi.


Una storia d'amore ogni tanto non fa mai male, e quella di Ari e Dante è particolare e dolce. Ma la bellezza di questo romanzo sta nei suoi argomenti e in come vengono trattati. Dalla scoperta di se stessi, all'omofobia. Dai problemi famigliari alla scoperta della propria sessualità. Un romanzo poetico e che va dritto al cuore.
(Inglese semplice anche per principianti, ma è anche stato tradotto in Italia, pur essendo non proprio facilmente reperibile)



Non so chi sei ma Io sono Qui - Becky Albertalli(Tuo, Simon)



Simon ha diciassette anni e un amore segreto per Blu, un ragazzo conosciuto on line con cui intrattiene un'intensa, tenera corrispondenza. Il loro rapporto è al sicuro finché un'email non finisce nelle mani sbagliate: quelle di Martin, il bullo della scuola, che ora minaccia di rivelare a tutti lo scoop dell'anno... a meno che Simon non l'aiuti a conquistare Abby, la ragazza di cui è innamorato ma che non lo degna di uno sguardo. Per proteggere il suo amore, Simon dovrà affrontare per la prima volta la paura di uscire dal guscio che ha costruito intorno a sé, trovando il coraggio di rinunciare alle proprie sicurezze per fare spazio alla bellezza e alla libertà di essere se stessi. Email dopo email, il sentimento per Blu cresce, e così la voglia di conoscersi e di far conoscere agli altri chi è davvero.


Leggero, frizzante e adorabile, il terzo LGBTQ di questa lista è un mix di serietà e dolcezza. Breve e scorrevole, perfetto per un pomeriggio di sole in compagnia di un buon romanzo.



Il Tempo dentro di Noi - Stefano Galardini



L'amicizia tra uomo e donna, esiste?
A questa domanda risponde la storia di Luca e Lidia, due facce della stessa medaglia, due anime affini unite da un legame indissolubile. L'amicizia di una vita che attraversa gli anni, la lontananza e le difficoltà, insieme, fino alla fine.



Questo romanzo è una grande sorpresa. Di un'esordiente, che ho avuto il piacere di conoscere, racconta una storia che rapisce, con uno stile bello e leggero. Una poesia piú lunga delle normali rime, delle dimensioni ed emozioni, giuste per un viaggio.




La Regola del Quadro - Jung-Myung Lee



Prima di incamminarsi lungo un sentiero di montagna, alle prime luci dell'alba, Kim Hongdo fissa i fogli bianchi che la vecchiaia non gli permette più di dipingere. E su ogni foglio sembra impresso un volto, l'unico che non abbia mai potuto né voluto cancellare, quello che tanti anni prima gli era comparso davanti alla Reale Accademia di Pittura. A quel tempo, Kim era considerato un maestro insuperabile, vezzeggiato dall'ambiente di corte e circondato da uno stuolo di studenti. Nessuno dei quali pareva all'altezza del suo straordinario talento. Finché una mattina non comparve il viso dolce e innocente dell'adolescente Sin Yunbok, che non solo aveva doti artistiche eccezionali, ma anche il coraggio di rompere i tabù imposti dalla legge, dipingendo il corpo femminile, e andando incontro a una condanna pesantissima. Ma perché Kim assunse le sue difese rischiando la sua stessa vita? Che cosa legava i due pittori oltre la loro arte? Quale mistero aleggiava intorno alla figura di Sin, fin dalla sua nascita, che solo Kim poteva dissipare? Ispirato alle vite di due famosi pittori realmente esistiti nella Corea del Settecento, "La regola del quadro" è al contempo un potente affresco storico, il delicato racconto del legame profondo tra due artisti dal destino tanto diverso, e la soluzione, una delle tante possibili, della oscura scomparsa di uno dei due.



Forse il romanzo meno leggero della lista, ma è un'opera d'arte. Le sue frasi portano alla mente immagini di stagioni, sentimenti e luoghi, dipinti come veri quadri dalle parole, che incantano e ammaliano, e io non immagino romanzo migliore da gustare sotto il cielo azzurro.




Noi Siamo Infinito - Stephen Chbosky



Fra un tema su Kerouac e uno sul "Giovane Holden", tra una citazione da "L'attimo fuggente" e una canzone degli Smiths, scorrono i giorni di un adolescente per niente ordinario. L'ingresso nelle scuole superiori lo lancia in un vortice di prime volte: la prima festa, la prima rissa, il primo amore - per la bellissima ragazza con gli occhi verdi che quando lo guarda fa tremare il mondo. Il primo bacio, e lei gli dice: per te sono troppo grande, però possiamo essere amici. Per compensare, Charlie trova una che non gli piace e parla troppo: a sedici anni fa il primo sesso, e non sa neanche perché. Allora lui, più portato alla riflessione che all'azione, affida emozioni, trasgressioni e turbamenti a una lunga serie di lettere indirizzate a un amico, al quale racconta ciò che vive, che sente, che ha intorno. Dotato di un'innata gentilezza d'animo e di un dono speciale per la poesia, il ragazzo è il confidente perfetto di tutti, quello che non dimentica mai un compleanno, quello che non tradisce mai e poi mai un segreto. Peccato che quello più grande, fosco e lontano, sia nascosto proprio dentro di lui.



Un romanzo di formazione. Un romanzo all'apparenza leggero ed adolescenziale, ma che nasconde MOLTO di piú. Romanzo sottovalutato, commercializzato, merita tantissimo, e il periodo migliore in cui goderselo al meglio è proprio quando si ha piú tempo per ragionarci su ed apprezzarne ogni sfumatura.




Storia di una Ladra di Libri - Markus Zusak



È il 1939 nella Germania nazista. Tutto il Paese è col fiato sospeso. La Morte non ha mai avuto tanto da fare, ed è solo l'inizio. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un oggetto seminascosto nella neve, qualcosa di sconosciuto e confortante al tempo stesso, un libriccino abbandonato lì, forse, o dimenticato dai custodi del minuscolo cimitero. Liesel non ci pensa due volte, le pare un segno, la prova tangibile di un ricordo per il futuro: lo ruba e lo porta con sé. Così comincia la storia di una piccola ladra, la storia d'amore di Liesel con i libri e con le parole, che per lei diventano un talismano contro l'orrore che la circonda. Grazie al padre adottivo impara a leggere e ben presto si fa più esperta e temeraria: prima strappa i libri ai roghi nazisti perché "ai tedeschi piaceva bruciare cose. Negozi, sinagoghe, case e libri", poi li sottrae dalla biblioteca della moglie del sindaco, e interviene tutte le volte che ce n'è uno in pericolo. Lei li salva, come farebbe con qualsiasi creatura. Ma i tempi si fanno sempre più difficili. Quando la famiglia putativa di Liesel nasconde un ebreo in cantina, il mondo della ragazzina all'improvviso diventa più piccolo. E, al contempo, più vasto. 



Questo romanzo è tante cose: un'ammonimento, un ricordo, una storia d'amore. L'amore per i libri, per la cultura, e la narratrice, la Morte, rendono questo romanzo impareggiabile. Non è un libro leggero, ma le emozioni che da ve lo faranno divorare.




Magic - V.E Schwab




Kell è uno degli ultimi maghi della specie degli Antari ed è capace di viaggiare tra universi paralleli e diverse versioni della stessa città: Londra. Ci sono la Rossa, la Bianca, la Grigia e la Nera, nelle quali accadono cose diverse in epoche differenti. Kell è cresciuto ad Arnes, nella Londra Rossa, e ufficialmente è un ambasciatore al servizio dell’Impero Maresh, in viaggio alla corte di Giorgio III nella Londra Grigia, la più noiosa delle versioni di Londra, quella priva di magia. Ma Kell in verità è un fuorilegge: aiuta illegalmente le persone a vedere piccoli scorci di realtà ai quali, solo con le proprie forze, non avrebbero mai accesso. Si tratta di un hobby molto rischioso, però, e Kell comincia a rendersene conto. Dopo un’operazione di trasporto illegale andata storta, Kell fugge nella Londra Grigia e si imbatte in Delilah, una strana ragazza che prima lo deruba, poi lo salva da un nemico mortale, e infine lo convince a seguirla in una nuova avventura. Ma la magia è un gioco pericoloso e se vuoi continuare a giocare prima di tutto devi imparare a sopravvivere.



Secondo fantasy della lista, e secondo libro facente parte di una trilogia(il primo era Clover), porta in un mondo nuovo e magico, con atmosfere fantastiche e totalmente intriganti, e cosa c'è di meglio nei caldi giorni estivi?







Il Cacciatore di Ombre - Eleonora Rossetti


Valderic Chaîne è uno shad'real. Per tutta la vita è stato addestrato a scovare e uccidere gli shade, creature invisibili che vivono nelle tenebre, parassiti degli esseri umani di cui consumano le energie fino a causarne la malattia e anche la morte. Lo fa servendosi di luci, quarzi riflettenti e del suo bizzarro potere di "udire le ombre" un talento che lo accompagna dalla nascita, dono e maledizione al tempo stesso. Così quando scopre che sta per sorgere un Pozzo - un nido di shade dalla cui prolificazione si scatena, a ogni eclisse, una vera e propria ondata di pestilenza - sa che ha le ore contate per evitare un autentico sterminio. Oltre al supporto di Edmon e Larius, altri due cacciatori, potrà contare soltanto sull'aiuto insperato di Norbert, un ragazzino fuggito dalla schiavitù, e di Calysse Malayne, la giovane Reggente di Anthris e sorella di Norbert. Ma nessun altro. Perché essere uno shad'real significa, molto spesso, doversi lasciare alle spalle una scia di cadaveri, attirando su di sé un altro mortale avversario: l'uomo.



Ultima voce, ma non meno importante, della lista. Fantasy autoconclusivo(per ora), dalle atmosfere dark e un pò inquietanti, ma dal contenuto esplosivo. Motivo per cui è in questa lista? È bello, breve e sconosciuto ai piú, ma merita persino piú di alcuni fantasy ultra-pubblicizzati. Quindi leggetelo.







Finisce qua la mia lista per i 10 libri per l'estate - 2018 edition. Fatemi sapere se alcuni di questi titoli vi avranno conquistato, cosí come ricordo hanno fatto con me.

Alla prossima
Sirien