martedì 14 agosto 2018

Anime Day - Banana Fish ep.6

Per il secondo argomento dell'Anime Day del momento, eccomi con l'appuntamento settimanale con Banana Fish, e la sua 6° puntata.

ALLERTA SPOILER!!!



La casa di Ash e Griffin


Nella 6° puntata Ash, Eiji, Max, Ibe e Shorter, dopo uno scomodo viaggio in furgone, arrivano al paese natale di Ash, dove facciamo la conoscenza con il suo magnifico padre, un'essere gentilissimo e che non appena vede il figlio lo butta fuori insultandolo e dandogli della puttana(parole sue)
Quanto amore *lo strozza*
Conosciamo anche Jennifer, la compagna dell'uomo, che, al contrario di lui, é fantastica e accoglie il ragazzo con calore.



Grazie a questa "splendida" persona(il padre) però ci viene svelato l'arcano: il motivo per cui Ash e Griffin non si assomigliano per niente. Madri diverse.
Io non ci avevo minimamente pensato, e mi sono sentita una cretina.
Ci viene raccontata anche l'infanzia, ovviamente traumatica, di Ash, e il motivo per cui il padre lo tratta cosí(cosa che me lo fa stare ancora meno simpatico).
Il povero biondo é stato, a otto anni, vittima di violenza sessuale e ovviamente nessuno gli credette, polizia inclusa e il padre gli disse: "Se accadrà un'altra volta lascialo fare, poi fagliela pagare", e diciamo...che il piccolo Ash lo prese sulla parola. La seconda volta, lo uccise, sparandogli dal letto in cui lo aveva nuovamente portato. 

Diciamocelo, Ash é un poveretto, con il mai una gioia che lo segue dalla nascita. Ha un passato orrendo, ma ha una forza d'animo enorme. Come dice Eiji nella puntata: "É veramente forte", e non si spezza facilmente, pure dopo tutto quello che ha passato.


Qualche scena spezza la tristezza; un paio di tu per tu fra Max e Ibe, degli adorabili momenti fra Eiji e Ash,





e il TOPO. La scena con il topo che salta fuori dal cassetto ed Eiji che si arrampica su Shorter strillando come una banshee é EPICA *ride*


Ash indaga nella vecchia casa del fratello, in cui avevavano vissuto insieme. Trova vecchie foto e riferimenti a Banana Fish che conducono all'indirizzo di Los Angeles che il giornalista gli aveva sussurrato, e dove decidono di andare il prima possibile, ma le cose non vanno come dovrebbero.
I tirapiedi di Dino arrivano e minacciano Jennifer e il padre di Ash, sparando a entrambi sotto i suoi occhi poco prima di venire neutralizzati. La donna muore(ovvio, ho già nominato il mai una gioia di Ash?), e il padre, ferito, da la sua benedizione al figlio intimandogli poi di scappare.



É un' altra scena bellissima, con un'inaspettato legame padre e figlio e un'Ash che, quelle volte in cui permette ai suoi sentimenti di uscire, la bellezza del suo personaggio divampa. 




Il gruppo riprende il viaggio, e negli ultimi minuti li vediamo osservare le luci della grande città, dopo essersi praticamente persi mille volte(un pò di risate dopo la disperazione)

Questa puntata é stata piena di emozioni, rivelazioni e...cose. Vedere Ash cosí infelice, ma ancora in piedi e integro, é dolorosissimo e al contempo bellissimo. Eiji é un marshmallow e il suo rapporto con Ash é sempre piú bello, cosí come quello del giovane con Max. Sono cosí dolci, una nuova luce per Ash, e io non so fare altro che amare ogni puntata e anelare la prossima.

Alla prossima puntata!
Sirien





Anime Day - Shingeki no Kyojin 3° Stagione ep.4

Eccomi con l'appuntamento settimanale dell'Anime Day dedicato alla puntata della domenica di Shingeki no Kyojin.

Siamo alla puntata 4, e le cose si fanno sempre piú interessanti *esulta*


ALLERTA SPOILER!!!!!




Un Levi random in regalo



La puntata riprende alla grande mostrandoci chi si stava avvicinando ai nostri beneamini nella foresta e sorpresa, sorpresa...due facce conosciute!




I due vecchi compagni di Annie, Hitch e Marlo, alias quella petulante e quello che mi stava simpatico, di cui non ricordavo i nomi, ma le loro facce non le avevo scordate. É stata una piacevole sorpresa, perché non li vedevo da parecchio e soprattutto perché pensavo che stessero venendo aggrediti da chissà chi, di piú pericoloso.
Invece...la squadra guidata da Levi li ha stesi, usando Armin come esca(ci sta prendendo gusto o sbaglio? Il mio bimbo sta crescendo), e portati dalla loro parte.
La prova di fedeltà ideata per i due da Jean é stata adatta e abbastanza inaspettata, e finalmente il ragazzo é tornato all'azione, anche se mi pareva un pò confuso(cucciolo, con un coltello in mano non sei verosimile ai miei occhi)

Jean in my mind: 



Grazie ai due, passati dalla parte dei nostri eroi, la squadra di Levi riesce ad ingannare le guardie al posto di blocco vicino e a catturare uno dei capi della Gerndarmeria, che poi verrà torturato in piena Levi mode, alias calci in faccia. Ovvio, quegli stivali non sono solo sexy, su di lui, servono a uno scopo superiore, e lui ADORA usarli (chiedete a Eren. Poveretto, quante se ne é prese quando ancora non si amavano *sorrynotsorry*)

Altra cosa bellissima, interessante e misteriosa spuntata in questa puntata; Io ci avevo già fatto caso, ma non l'avevo mai presa sul serio. Ackerman, il cognome di Levi.
Mikasa e Levi sono Ackerman, idem Kenny. Dalla faccia di Mikasa, deve esserci rimasta male quanto me.
Sono parenti? Si assomigliano pure.
Lo scopriremo.


Non credo serva dire quanto dannatamente sia stato splendido Levi in questa puntata, a metà tra freddo calcolatore e pazzo torturatore. Solo lui può scoprire importanti informazioni infilando punte di stivali in bocca alla gente e mantenendo uno sguardo composto e...indescrivibile(non ce la faccio *muore*)


Ma non ha brillato solo Levi. Hange nel frattempo é riuscita a farsi dare una mano dal figlio del defunto Reeves, intrappolando una squadra della Gendarmeria centrale e dando il via a un'insurrezione popolare(go Hange go!), rivelando la verità sulle accuse mosse verso il Corpo di Ricerca ed Erwin.
Sento che questo provocherà molte magagne ai piani alti. E alleluia.


In compenso Erwin é parecchio nei guai, ad altissimo rischio di esecuzione, in ginocchio davanti al Re e al suo Consiglio. Speriamo in bene *ansia*
Ma il suo sguardo rimane fermo e puntato verso il futuro. Non penso si spezzerà mai quell'uomo.



Le premesse crescono a ogni puntata, e il fatto che la trama si sia tramutata in qualcosa di piú politico non é per niente un male, anzi, ci voleva proprio una svolta, e ne sono sempre piú soddisfatta.
Ora non vedo l'ora di godermi questa insurrezione. Andate a prendere quei bugiardi e fategli vedere chi siete, su.


Alla prossima puntata!
Sirien

lunedì 13 agosto 2018

L'Arte di Essere Normale(Recensione) - Lisa Williamson


Oggi non é il Book Day, ma penso proprio che le Recensioni dei libri settimanali le farò un pò quando capita, anche piú volte a settimana, dedicando il Book Day non solo a quello.

"L'arte di Essere Normale" é un romanzo che ho letto da poco e che stava vicino alla cima della mia wishlist da un paio di mesi. É Narrativa LGBTQ, scorrevole e leggero, non un capolavoro del genere, ma godibile.


AUTORE: Lisa Williamson
EDITORE: Hot Spot
DATA DI USCITA: 20 Aprile 2017
PREZZO: 16,50€
VOTO: 3.5/5




TRAMA

David Piper ha quattordici anni, ed è sempre stato un emarginato. I suoi genitori sono convinti che sia gay, a scuola è vittima dei bulli. I suoi due migliori amici sono gli unici a sapere la verità: David sente di essere una ragazza. Leo Denton viene da una realtà disagiata e, al suo primo giorno alla prestigiosa scuola di Eden Park, ha un solo obiettivo: passare inosservato. Ma ben presto cominciano a circolare voci sulla sua espulsione dalla scuola precedente. E il fatto che la bella e popolarissima Alicia si innamori di lui non aiuta a tenerlo lontano dai guai... Quando Leo prende le parti di David in una lite con i bulli della scuola, nonostante le diffidenze di Leo tra i due nasce un'inaspettata amicizia. Ma le cose stanno per diventare ancora più complicate, perché alla Eden Park i segreti non rimangono tali a lungo, e presto tutti scopriranno quello che Leo sta disperatamente cercando di nascondere.



L'argomento di "L'Arte di Essere Normale" é chiaro, e il lavoro di sensibilizzazione che viene fatto dall'autrice per l'intero romanzo é eccellente.
Lo stile é molto colloquiale, scorrevole e per nulla appesantito da pesanti descrizioni, si concentra sull'emotività dei personaggi, sui loro demoni interiori e sul loro rapporto col mondo esterno.
La parola si divide tra il punto di vista di David e quello di Leo, e lo stile si fa leggermente piú adulto in quello del secondo.

I personaggi sono carini, i secondari li ho trovati sin troppo semplici, ma questo non ha interferito molto; David ha il suo perché e rappresenta decentemente il suo ruolo, permettendo a chi legge di immedesimarsi facilmente in lui e di comprendere le sue difficoltà come transgender "segreto", i suoi dubbi, le sue paure, e questo é un bene, essendo quello l'argomento principale, e anche abbastanza complicato, del romanzo.
Poi c'é Leo.
Leo é fantastico, ha una caratterizzazione profonda e molto dettagliata, la sua storia regge il romanzo intero e gli argomenti che il suo personaggio tira fuori, con la sua famiglia disfunzionale, il suo passato e ciò che lui stesso pensa, sono sia molto importanti eticamente che interessanti e gestiti molto bene.
Il rapporto che Leo costruisce con David é la cosa che piú mi é piaciuta del libro.
É un rapporto molto sentito, dolce e un pò surreale, ma che rende bene e dimostra quanto il sostegno possa aiutare chi non si sente "normale".

Ciò che ho apprezzato meno é stato il filone narrativo in cui é, purtroppo, compresa Alicia; non sono proprio riuscita ad apprezzare il suo personaggio, un pò troppo stereotipato e di cui ho compreso l'utilità solo a metà, mi faceva venire voglia di strozzarla ogni volta che compariva. Ma comunque dura poco, quindi...l'ho accettata e tollerata con abbastanza garbo.

In conclusione, la storia é semplice e carina, con un paio di sorprese da metà in poi e l'argomento mi ha preso abbastanza. É stato analizzato e argomentato bene, e questo gli ha dato un punto in piú.
Ho letto romanzi di Narrativa LGBTQ migliori e con finali piú memorabili, ma "L'Arte di Essere Normale" non é per niente male, soprattutto per il lavoro di sensibilizzazione che fa verso la percezione stessa dell'essere normale. Ha un bel messaggio, e ha un target abbastanza vasto, quindi se ve lo troverete davanti, in libreria, non evitatelo, dategli un'occasione.


Alla prossima!
Sirien

mercoledì 8 agosto 2018

Book Day(Recensione) - Questo Canto Selvaggio di V.E. Schwab


Per il Book Day di oggi voglio parlarvi di uno di quei titoli che volevo leggere da tempo e che sono riuscita a trovare grazie all'offerta di Kindle Unlimited, di cui vi avevo parlato due domeniche fa.
Si tratta di "Questo Canto Selvaggio", un fantasy distopico di V.E Schwab, un'autrice che apprezzo parecchio.

EDITORE: Giunti
DATA DI USCITA: 14 Giugno 2017
PREZZO: 18,00€
VOTO: 5/5



"E lui sarebbe sparito.
Di qualunque cosa fosse fatto, polvere di stelle o cenere o vita o morte, sarebbe sparito.
Non già con uno schianto ma con un lamento.
Nato insieme agli spari sarebbe morto in una nuvola di fumo.
E August non era pronto a morire.
Anche se sopravvivere non era semplice, o facile, o giusto.
Anche se non avrebbe mai potuto essere umano.
Voleva avere l'occasione di essere importante.
Voleva vivere"


TRAMA

Per anni Verity City è stata teatro di crimini e attentati, finché ogni episodio di violenza ha cominciato a generare mostri, creature d'ombra appartenenti a tre stirpi: i Corsai e i Malchai, avidi di carne e sangue umani, e i Sunai, più potenti, che come implacabili angeli vendicatori con il loro canto seducente catturano e divorano l'anima di chi si sia macchiato di gravi crimini. Ora la città è attraversata da un muro che separa due mondi inconciliabili e difende una fragile tregua: al Nord lo spietato Callum Harker offre ai ricchi protezione in cambio di denaro, mentre al Sud Henry Flynn, che ha perso la famiglia nella guerra civile, si è messo a capo di un corpo di volontari pronti a dare la vita pur di difendere i concittadini e ha accolto come figli tre Sunai. In caso di guerra la leva più efficace per trattare con Harker sarebbe la figlia. Così August, il più giovane Sunai, si iscrive in incognito alla stessa accademia di Kate per tenerla sotto controllo. Ma lei, irrequieta, implacabile e decisa a tutto pur di dimostrare al padre di essere sua degna erede, non è un'ingenua.


Lo stile della Schwab é, a prescindere, strano. Passa da descrizioni colorate e rocambolesche a un'introspezione profonda dei personaggi e dei sentimenti umani.
Questa cosa mi piace un sacco, e in "Questo Canto Selvaggio" é gestita da dio.

Le atmosfere un pò horror, i luoghi e la trama spesso inquietanti sono disegnati benissimo dal suo stile.
Per dire, in certi punti é riuscita a mettermi i brividi. É tutto cosí...oscuro e inquietante, ma bellissimo(ho le idee confuse*ride*)

La trama di fondo l'ho trovata geniale nella sua, alla fine, semplicità. Una città invasa dai mostri creati dalla violenza dell'essere umano, che comunque continua a contendersi le due metà della capitale, creando altri mostri. Un mondo ricostruito dalle fondamenta, ma che sta inesorabilmente sprofondando nuovamente, per colpa...degli esseri umani, di nuovo.
GENIALE
I personaggi poi sono caratterizzati bene tanto quanto l'ambientazione é ben studiata.
Già i secondari sono gestiti molto bene, ma Kate e August...loro due sono due facce della stessa medaglia: un'umana che si sente diversa dagli altri e vuole riappropriarsi del suo posto al fianco del padre, e un mostro(non per me, piccolo marshmallow) che vuole diventare umano e sfuggire alla routine che la sua natura gli impone.
Due caratterizzazioni cosí belle non fanno altro che rendere ancor piú profondo e complicato un qualcosa di già costruito bene.
E August é veramente un qualcosa di prezioso, con una profondità e analisi caratteriale impressionante.(si ama e basta)

Questo romanzo secondo me é anche una rappresentazione del viaggio che i due protagonisti intraprendono verso il loro vero io, da cui provano continuamente a fuggire; in piú il rapporto che si instaura tra di loro é veramente bello, alla base del romanzo quasi, e contribuisce a tenere incollati alle pagine.

Poi...i mostri.
Veramente, sono stati inventati e descritti cosí bene che sono riuscita a immaginarli alla perfezione, facendomi venire l'ansia da sola. Corsai e Malchai sono inquietanti di loro, oscurità e sangue, ma i Sunai...wow, l'idea di utilizzare la musica per prendere le anime dei peccatori...WOW, sul serio, é bellissimo e macabro, un'unione di massacro e bellezza, che richiama molto al senso del romanzo, che ho notato girare spesso su temi contrapposti di Violenza e Giustizia.

Tutto questo mi ha tenuta con il fiato sospeso fino alla fine, dandomi qualche schiaffo in faccia ogni tanto. Sul serio certi colpi di scena mi hanno lasciata basita, e dire che volendo potevo arrivarci, ma no, lasciamoci soprendere che é piú "dolce" la lettura.

Voi che ne pensate? Se non l'avete già letto, ve lo consiglio veramente molto. In piú é breve, e si spera venga pubblicato il secondo e ultimo volume della duologia anche qua in Italia, al piú presto, quindi...penso proprio vi piacerà, per i motivi qui sopra.

Alla prossima!
Sirien

martedì 7 agosto 2018

Anime Day - Banana Fish ep. 4-5



Visto che la scorsa settimana non sono riuscita a pubblicare le prime impressioni sull'episodio 4 di Banana Fish, rimedio oggi, con l'aggiunta del 5° episodio.
(Se non sapete di cosa sto parlando, andate QUI)


ALLERTA SPOILER!!!






La scorsa puntata(la 3°) ci aveva lasciati con un Ash bloccato in prigione, che con un geniale sotterfugio era riuscito a passare un messaggio con importanti istruzioni a Eiji(il modo, beh il modo é stato molto...ispiratore per il mio cuore di shipper)



Mentre il nostro cinnamon roll Eiji, seguendo quelle istruzioni, ci aveva lasciati, vestito in una maniera a metà tra il ridicolo e il sexy(Ash approved), in pericolo, sorpreso al buio da Arthur e dal suo coltello; quel maledetto biondino, che sembra il fratello mancato di Ash(piú di Griffin sicuro) e che prima o poi spero faccia una brutta fine.



Quindi, l'ansia e le premesse per un'anime già cosí serio e pieno di dramma, erano e sono rimaste alle stelle per tutto il tempo.


EP. 4:

Per Eiji le cose vanno tutto sommato...male.
Dopo essere stato minacciato di poter diventare il prossimo, beh, giocattolo di Dino, che pur di fare del male ad Ash farebbe di tutto, la situazione viene risolta da Shorter che arriva alle spalle di Arthur e gli punta una pistola alla testa; le cose passano da bene a male dal momento in cui Griffin, ancora nell'appartamento del dottore assieme alla droga, si risveglia improvvisamente dal suo coma, interviene nella rissa e punta il dito contro lo scagnozzo con gli occhiali(di cui mai ricorderó il nome) chiamandolo "Banana Fish". Fin qui si può dire: "Wow si é svegliato! Evviva!"
Se non fosse che, essendo fratello di Ash, la sfiga e il mai na gioia lo accompagnano, quindi Arthur e i suoi tirapiedi, nella confusione fuggono, e Mr.Banana Fish spara a Griffin.
Eiji sta benissimo, ma la droga é stata presa e Griffin qualche ora dopo, inutile il fatto di avere un dottore nella stanza, purtroppo muore, lasciando un'altro buco nella vita del fratello minore, ignaro in prigione *piange*
E dire che ti eri appena svegliato. Potevi dormire ancora un pò caro?



Dall'altra parte Ash é intento a sfuggire agli attentati continui alle sue chiappe, che nella 4° puntata pullulano. Ma visto che ci si dimentica di chi stiamo parlando, ci si preoccupa ogni volta che un qualsiasi uomo prova a tirargli giú i pantaloni, per poi tirare un sospiro di sollievo e ricordarsi che quel ragazzo, avendo subito ciò che ha subito, sa come difendersi, e soprattutto come usare una forchetta(eccome se sa usarla)



A lui le cose quindi vanno meglio che a Eiji...diciamo. Le pratiche per farlo uscire di prigione stanno venendo sistemate e il suo rapporto con Max diventa molto bello, molto simile a quello padre-figlio, tolti i pugni(che carini, é tutto amore *cuoricini*)
Ma dal momento in cui Max gli fa sapere che il fratello é morto e le lacrime scendono sul suo bellissimo viso, Ash pensa solo alla vendetta.
Devo dire che questa scena, in cui il mio caro biondino esterna i suoi sentimenti in un modo cosí...vero e doloroso, mi ha spezzato il cuore(non sopravviverò all'intensità di questo personaggio)






EP. 5:

Nella puntata seguente Ash, scagionato e liberato, fa di tutto per uccidere Dino, liberandosi persino di Charlie e Ibe in un modo abbastanza tragicomico, buttandoli giú dalla macchina con cui sono andati a prenderlo e facendoli finire...COSÍ.


Formula un piano suicida ma geniale, sfruttando gli orrendi traffici di esseri umani del Boss mafioso Papa Dino(maledetto e viscido essere) e lo mette in atto con l'aiuto di Shorter ed Eiji, a cui da una pistola dopo avergliela puntata alla testa per svegliarlo. (Le risate)


Le cose non vanno proprio benissimo, ma bene o male stavolta non mi muore nessuno. La nuova missione, dopo aver solo ferito Dino ed essersi buttati giú da un ponte per rifugiarsi in un luogo sicuro, diventa indagare su Banana Fish tornando alla città natale di Ash.
La puntata si conclude donandoci un'altra bellissima e drammatica immagine di Ash, con ending in sottofondo, che guardando il tramonto sulla città può finalmente piangere in pace il fratello.



Io in generale desidero solo gioie per i miei bimbi, ma la drammaticità e l'angst di Banana Fish sono...stupendi, soprattutto se uniti agli argomenti parecchio Seinen e intensi dell'anime e ai personaggi cosí realistici e...BELLI.
Ovviamente, qualche gioia spero arrivi, soprattutto al povero Ash, che passa dagli stupri subiti e scampati, al fratello morto in due puntate.
Non vedo l'ora che sia sabato per la prossima puntata, voglio sapere.


Alla prossima puntata!
Sirien


Anime Day - Shingeki no Kyojin 3° Stagione ep.3

Eccomi con l'appuntamento settimanale dell'Anime Day dedicato a Shingeki no Kyojin. Ho ripreso il ritmo, e ogni lunedí mi gusto la puntata in santa pace, cosí da potervene parlare per l'Anime Day.


ALLERTA SPOILER!!!




Allora, siamo arrivati alla terza puntata, dove viene messa da parte l'azione e l'adrenalina della scorsa settimana per una puntata all'apparenza quasi noiosa...Ma non lo è. Non ci saranno inseguimenti, giganti o uccisioni alla Shingeki, ma accade qualcosa di inimmaginabile....VENGONO DATE RISPOSTE (*urla e svenimenti dalla platea*)
Avete capito bene. RISPOSTE.
IN QUEST'ANIME. RISPOSTE VERE.
In pratica, un miracolo.


Con il rapimento di Eren la cara Hange finalmente capisce qualcosa di veramente importante sui giganti, canonizzando una mia teoria(nata al rewatch della seconda stagione. Si di primo impatto non ci avevo capito e ragionato nulla se non: ma che diavolo!?) per cui pensavo che i giganti tornassero umani solo dopo aver divorato tipi come Eren, Ymir e compagnia bella.
E cavoli, alleluia. Quel dubbio mi rodeva.
Non ho ancora il quadro completo, ma sono felicissima di aver ricevuto questa risposta.

In piú ci viene raccontato il passato di Historia, che è veramente triste, e in generale si capisce qualche cosa di piú sulle intenzioni del governo.


A prescindere...
Poveretta, abbracciatela per favore.
*arriva il padre*
Non tu essere maledetto
*lo affoga*


Ma il passato di Historia non è il solo a esserci raccontato.


Il nostro amato Erwin, alle prese con arresti e accuse infondate(sicuramente hanno una paura dannata di lui. E fanno bene), fa in tempo a raccontare come e perchè suo padre è stato ucciso, confermando i pensieri che penso tutti avessero sul governo delle mura.
Un'insegnante che sapeva troppo e che aveva capito cosa nascondeva il governo, e che è stato ucciso da quello stesso governo solo per aver parlato con il proprio figlio. Erwin per salvare se stesso, il corpo di Ricerca e l'umanità, non può fare altro che seguire il sogno del padre.
Lo ammetto, ora ho una voglia assurda di prendere lui e Historia e proteggerli per sempre.

Per il resto, dopo averci mostrato un Eren legato, imbavagliato e...che razza di macchinario pseudo sadomaso era quello?, e due minuti scarsi ma bellissimi con Levi alle prese con Hange e dei bellissimi ritratti da ricercato(fedelissimi proprio)

A chi l'ha fatto...GRAZIE

come al solito la puntata deve finire con un insulto da parte dello spettatore.
Perchè bloccare sempre sui momenti piú belli?
Sono dei maledetti e ignobili esseri viventi.


Alla prossima puntata!
Sirien

venerdì 3 agosto 2018

Cinema Day - Koe no Katachi(La Forma della Voce)

Oggi è Venerdí, quindi significa Cinema Day!
Questa volta vi parlerò di un'argomento particolare, un Film d'animazione giapponese, tradotto anche in Italia e uscito in alcune sale, che jo visto non tanto tempo fa, ben due volte, e che mi ha colpito moltissimo, nel profondo.
Si tratta di Koe no Katachi, o La Forma della Voce, film del 2016 diretto da Naoko Yamada e tratto dall'omonimo manga(A Silent Voice, qua in Italia, perchè un titolo solo non bastava *ride*)





TRAMA


Shōya Ishida è un bambino di 11 anni come gli altri: va alle scuole elementari, ha molti amici e una famiglia. Un giorno, nella sua classe arriva una nuova compagna, Shōko Nishimiya, una bambina sorda che comunica solamente scrivendo su un quaderno. Inizialmente, Shōko sembra venire accettata dai compagni, ma giorno dopo giorno, comincia a essere vittima di bullismo, soprattutto da parte di Shōya, che le rompe ripetutamente i costosi apparecchi acustici, ma anche da altri compagni, nell'indifferenza della classe.
Shōko soffre, pur non ribellandosi, ma alla fine sua madre scopre gli atti di bullismo cui sua figlia è stata sottoposta e le fa cambiare scuola, mentre Shōya viene indicato dai compagni come l'unico responsabile di quegli eventi. Da quel momento, la vita di Shōya cambia: inizia a essere isolato e maltrattato a sua volta da quelli che erano i suoi amici, ed essere preso di mira lo porta a chiudersi in se stesso. Questa sua fama lo accompagnerà fino alle superiori, spingendolo quasi al suicidio. Profondamente pentito di quel che fece a Shōko, decide finalmente di andare a trovarla nella sua scuola superiore per chiederle perdono, con la volontà di iniziare il suo percorso di redenzione per gli errori del passato.


Questo film tratta argomenti sensibili e abbastanza pesanti, e lo fà in un modo delicato ma chiaro, sensibilizzando su temi attualissimi come il bullismo, la sociofobia e il suicidio.
I personaggi sono bellissimi, realistici come la storia che viene raccontata, e la tristezza, le emozioni e la redenzione si mescolano all'amore e all'amicizia, alla comprensione reciproca fra esseri umani, cosí come anche alla stupidità di chi non vuole ammettere i suoi errori, continuando ad accusare gli altri e ricadendo nei vecchi errori(Ueno...quella ragazza...dei, l'odio)

Nishimiya è la vittima perfetta; sorda e remissiva, che si scusa continuamente anche per errori altrui, ma è assurdamente dolce, e altruista, e questo, in qualche modo, fa capire a Shōya il suo grande errore.

Ci sono stati anche personaggi che avrei strozzato dal primo secondo sullo schermo, come le due ragazze non proprio gentili, quelle che battezzo le vere bulle, Ueno e...sinceramente ho eliminato dalla mente il nome dell'altra, una codarda senza fine. Ma penso proprio siano servite a mostrare un pò chi sono i veri bulli, e un pò di pepe nella trama, beh non fa male.

(Brava Nishimiya, diglielo)

Shōya è un protagonista in cui è facilissimo immedesimarsi, soprattutto se si è stati vittime di bullismo. Voi mi direte "ehi, ma il bullo era lui". Si, era lui, ma:
1. Non lo ha fatto alle spalle della sua "vittima", come invece l'intera classe, soprattutto la cara vecchia Ueno, la piú grande ignorante mai esistita(per essere ancora gentile e non scurrile), fece dall'inizio.
2. Subisce la stessa cosa subito dopo essersene preso la responsabilità.
3. È un ragazzino solo, con un carattere chiuso, che finge di essere diverso, un bullo che fa cose...fighe, per essere accettato.

Non potevo odiare un ragazzo cosí, e vedendolo cresciuto, che cerca di rimediare ai suoi sbagli e di riprendersi la sua vita, immersa nella sociofobia dagli eventi delle elementari, non ho potuto fare a meno di affezionarmi ed immedesimarmi totalmente.


Il suo rapporto con Nishimiya e il nuovo gruppo che riuscirà finalmente a formare è dolcissimo. Lui è dolcissimo, lui e il suo non riuscire ad osservare gli occhi degli altri, lui che non riesce a fidarsi di altri che non di Nishimiya, lui che sacrificherebbe tutto per salvare quella nuova amicizia(e non solo. Si può parlare di un soft Shojō)


La storia è commovente e appassionante, due ore passano in un lampo; non ci sono buchi di trama, tutto è collegato e assolutamente ben narrato. La grafica poi è stupenda, idem la colonna sonora, e chiunque l'abbia visto, se dice di non aver provato nulla...mente.
Non si può far altro che sentire ciò che il film vuole comunicare, e i suoi messaggi sono tantissimi e dannatamente chiari, che arrivano dritti al cuore poco prima di stringertelo in una morsa(non immaginate le lacrime, in certi momenti)


Ho sentito i brividi, in certe scene, che non oso spoilerarvi, entrambe le volte che l'ho visto, e penso che Koe no Katachi sia divenuto uno dei Film d'animazione nipponici piú belli che io abbia mai visto. Ormai fa parte della mia anima, accanto alla Città Incantata e al Castello Errante di Howl.

Ve lo consiglio con il cuore; per i suoi temi e per come li analizza, per le emozioni che da e per Shōya.
Se non l'avete ancora visto, fatelo, o vi perderete un capolavoro.


Alla prossima pellicola!
Sirien