mercoledì 8 agosto 2018

Book Day(Recensione) - Questo Canto Selvaggio di V.E. Schwab


Per il Book Day di oggi voglio parlarvi di uno di quei titoli che volevo leggere da tempo e che sono riuscita a trovare grazie all'offerta di Kindle Unlimited, di cui vi avevo parlato due domeniche fa.
Si tratta di "Questo Canto Selvaggio", un fantasy distopico di V.E Schwab, un'autrice che apprezzo parecchio.

EDITORE: Giunti
DATA DI USCITA: 14 Giugno 2017
PREZZO: 18,00€
VOTO: 5/5



"E lui sarebbe sparito.
Di qualunque cosa fosse fatto, polvere di stelle o cenere o vita o morte, sarebbe sparito.
Non già con uno schianto ma con un lamento.
Nato insieme agli spari sarebbe morto in una nuvola di fumo.
E August non era pronto a morire.
Anche se sopravvivere non era semplice, o facile, o giusto.
Anche se non avrebbe mai potuto essere umano.
Voleva avere l'occasione di essere importante.
Voleva vivere"


TRAMA

Per anni Verity City è stata teatro di crimini e attentati, finché ogni episodio di violenza ha cominciato a generare mostri, creature d'ombra appartenenti a tre stirpi: i Corsai e i Malchai, avidi di carne e sangue umani, e i Sunai, più potenti, che come implacabili angeli vendicatori con il loro canto seducente catturano e divorano l'anima di chi si sia macchiato di gravi crimini. Ora la città è attraversata da un muro che separa due mondi inconciliabili e difende una fragile tregua: al Nord lo spietato Callum Harker offre ai ricchi protezione in cambio di denaro, mentre al Sud Henry Flynn, che ha perso la famiglia nella guerra civile, si è messo a capo di un corpo di volontari pronti a dare la vita pur di difendere i concittadini e ha accolto come figli tre Sunai. In caso di guerra la leva più efficace per trattare con Harker sarebbe la figlia. Così August, il più giovane Sunai, si iscrive in incognito alla stessa accademia di Kate per tenerla sotto controllo. Ma lei, irrequieta, implacabile e decisa a tutto pur di dimostrare al padre di essere sua degna erede, non è un'ingenua.


Lo stile della Schwab é, a prescindere, strano. Passa da descrizioni colorate e rocambolesche a un'introspezione profonda dei personaggi e dei sentimenti umani.
Questa cosa mi piace un sacco, e in "Questo Canto Selvaggio" é gestita da dio.

Le atmosfere un pò horror, i luoghi e la trama spesso inquietanti sono disegnati benissimo dal suo stile.
Per dire, in certi punti é riuscita a mettermi i brividi. É tutto cosí...oscuro e inquietante, ma bellissimo(ho le idee confuse*ride*)

La trama di fondo l'ho trovata geniale nella sua, alla fine, semplicità. Una città invasa dai mostri creati dalla violenza dell'essere umano, che comunque continua a contendersi le due metà della capitale, creando altri mostri. Un mondo ricostruito dalle fondamenta, ma che sta inesorabilmente sprofondando nuovamente, per colpa...degli esseri umani, di nuovo.
GENIALE
I personaggi poi sono caratterizzati bene tanto quanto l'ambientazione é ben studiata.
Già i secondari sono gestiti molto bene, ma Kate e August...loro due sono due facce della stessa medaglia: un'umana che si sente diversa dagli altri e vuole riappropriarsi del suo posto al fianco del padre, e un mostro(non per me, piccolo marshmallow) che vuole diventare umano e sfuggire alla routine che la sua natura gli impone.
Due caratterizzazioni cosí belle non fanno altro che rendere ancor piú profondo e complicato un qualcosa di già costruito bene.
E August é veramente un qualcosa di prezioso, con una profondità e analisi caratteriale impressionante.(si ama e basta)

Questo romanzo secondo me é anche una rappresentazione del viaggio che i due protagonisti intraprendono verso il loro vero io, da cui provano continuamente a fuggire; in piú il rapporto che si instaura tra di loro é veramente bello, alla base del romanzo quasi, e contribuisce a tenere incollati alle pagine.

Poi...i mostri.
Veramente, sono stati inventati e descritti cosí bene che sono riuscita a immaginarli alla perfezione, facendomi venire l'ansia da sola. Corsai e Malchai sono inquietanti di loro, oscurità e sangue, ma i Sunai...wow, l'idea di utilizzare la musica per prendere le anime dei peccatori...WOW, sul serio, é bellissimo e macabro, un'unione di massacro e bellezza, che richiama molto al senso del romanzo, che ho notato girare spesso su temi contrapposti di Violenza e Giustizia.

Tutto questo mi ha tenuta con il fiato sospeso fino alla fine, dandomi qualche schiaffo in faccia ogni tanto. Sul serio certi colpi di scena mi hanno lasciata basita, e dire che volendo potevo arrivarci, ma no, lasciamoci soprendere che é piú "dolce" la lettura.

Voi che ne pensate? Se non l'avete già letto, ve lo consiglio veramente molto. In piú é breve, e si spera venga pubblicato il secondo e ultimo volume della duologia anche qua in Italia, al piú presto, quindi...penso proprio vi piacerà, per i motivi qui sopra.

Alla prossima!
Sirien

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